sabato 28 dicembre 2019
giovedì 12 dicembre 2019
La pietra l'erba l'organico
Davanti al palazzo che appatenne all'alchimista Federico Cesi, tre momenti della vita riuniti in un attimo, alla fine del volo d'autunno verso il mare. Fanno pensare
sabato 9 novembre 2019
Iside Osiride
Museo Archeologico di Napoli
Gli dei gli animali la cura, l'intelligenza l'amore l'appropriato. Il cosmo come unità ed equilibrio.
Gli dei gli animali la cura, l'intelligenza l'amore l'appropriato. Il cosmo come unità ed equilibrio.
Iside
Osiride
domenica 3 novembre 2019
sabato 26 ottobre 2019
Da Il gioco delle perle di vetro
"Il compito di capire le antitesi in primo luogo come antitesi poi poli d'unità" (Hermann Hesse)
#Hermann#Hesse#antitesi#giocoperledivetro#
venerdì 25 ottobre 2019
un giorno mi disse (racconto d'immagine e parola - 2 Il segreto dell'età dell'oro)
Un giorno mi disse
"Vidi un ballerino straordinario, avrà avuto dodici anni. Ritmo allo stato puro, emanava una sensualità devastante da un corpo senza età". L'età dell'oro c'è sempre, gli dissi, un attimo, poi di nuovo si nasconde
(Il testo tra virgolette è una citazione dall'ultimo romanzo di Roberto Giardina, ancora senza titolo definitivo)
#immagine#parola#robertogiardina#
(Il testo tra virgolette è una citazione dall'ultimo romanzo di Roberto Giardina, ancora senza titolo definitivo)
#immagine#parola#robertogiardina#
giovedì 24 ottobre 2019
domenica 20 ottobre 2019
un giorno mi disse (racconto d'immagine e parola - 1 L'inizio)
Un giorno mi disse, sono alla finestra e ti vedo passare
...e Yeats scrive
Eternità è passione, ragazza o ragazzo
Gridano quando esplodono nella gioia del sesso
"Per sempre, per sempre"; poi si svegliano
Senza sapere che peronaggi hanno parlato;
Un uomo esultante che la passione guida
Canta parole che non ha mai pensato;
Il Flagellante sferza quei fianchi sottomessi
Senza sapere cosa comanda il drammaturgo,
Né che padrone costruì la sferza. Da dove vennero
La mano e la sferza che abbatterono la frigida Roma?
Quale sacra rappresentazione si gonfiò nel corpo di lei
Quando fu concepito Carlomagno, trasformatore del mondo?
martedì 15 ottobre 2019
mercoledì 2 ottobre 2019
mercoledì 25 settembre 2019
domenica 15 settembre 2019
Le mie riflessioni a "Felix Krull. L'ora degli imbroglioni"
Le mie riflessioni a "Felix #Krull. L'ora degli imbroglioni" tratto dal romanzo di Thomas Mann. Una piéce che in chiave grottesca critica l'inconsistenza morale e il nichilismo della società contemporanea e che, sebbene storia vecchia del mondo, affondano oggi le proprie radici nel nichilismo nietzschano e nella volontà di potenza di Schopenhauer. Con questa messa in scena il Berliner Ensemble di Bertolt#Brecht ha aperta la stagione teatrale. 2019´20.
l'articolo si può leggere cliccando su questi link
l'articolo si può leggere cliccando su questi link
https://www.ildeutschitalia.com/arte/lo-spirito-del-mondo-nella-vasca-da-bagno/
https://www.berlin89.info/it/mixarti.html
https://www.berlin89.info/it/mixarti.html
#Nietzsche #Schopenhauer #Severino #Nichilismo #Bertolt Brecht #Berliner Ensemble
martedì 20 agosto 2019
mercoledì 14 agosto 2019
martedì 13 agosto 2019
#Haiku e Video "Rosa d'acqua" del 9 agosto 2019
Rosa d'acqua
Affiora il pesce
Apre la rosa l'acqua
Union di sponde
Fernanda Mancini
martedì 6 agosto 2019
poesia di fernanda mancini
Un grande sogno
Un grande sogno
inizia ogni mattina
da quando non si sa
forse da sempre
la vita prende il sopravvento
col sogno
ch'è tutto stato un sogno
stringe l'anima
come un baccello il seme,
nel vento dell'umore
dissipa il sole
l'ultima traccia,
fatti ricordi e congiunzioni
tagliati via
mentre l'occhio s'apre
domenica 21 luglio 2019
Il mio libro alla v Biennale del libro d'artista di Napoli
Il mio libro (primo a destra) alla v Biennale del libro d'artista di Napoli, curata da Gennaro Ippolito e Giovanna Donnarumma, conclusasi il 20 luglio
domenica 30 giugno 2019
9 poesie da "Fernanda Mancini. Il Pensare le immagini è il luogo e il tempo delle icone", Gangemi ed.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Ma non si va dall'altra parte
la semiretta a destra
non sa della sinistra
punto tragitto e spazio
sono il boccio aperto
nello stelo di entrambe
fiorisce al centro
il punto d'inversione
il grado in croce
e quello già risorto
dal baratro profondo
del cono al cono opposto
passaggio e meta
che l'uno non trascorre
la pioggia sparge a fiotti
perle di storia antica
e il punto il mezzo
è boccio che fiorisce
*
Se tace la parola
parla il silenzio dalle molte lingue
dà voce al dimenticato
negletto
inconosciuto
dà spazio al legame
*
Per mille e mille solitarie strade
torna a sé
ciò che s'appartiene
ogni notte un unico respiro
si confonde nel vento
sopra la campagna
*
Alberi di foresta siamo
la pioggia scivola
in gocce
il sole scalfisce
qualche crosta
l'un l'altro ci specchiamo
tra rami e foglie
dentro nel fusto
il mistero
*
L'oggetto trovato
reclama giustizia
dall'icona del tempo
che l'ha deturpato
oltre la moda
che l'ha dissanguato
la bella tautologia
d'essere quel che è
la rosa del deserto
la ruota d'autostrada
in fondo sempre solo
uccello francescano
sindone vera
nel paradiso attuale
*
La pietra un fiore
una rotella d'umile metallo
il prezioso frammento d'oro
soffrono
nel loro vero volto
l'abbandono del mondo
sfigurano di dolore
e solitudine
nella contumacia forzata
immemore
d'ogni bellezza
nel cui senso dimorano
anche se non lo sai
*
Per primo apparve il figlio
pesce di lago fondo
dormiva col serpente
attorno ai grani d'oro
seguì la madre poi
senza generare
ordinò tutte le cose
a tutte diede senso
seduta nel gran manto
in centro
al cuore della lingua
a dire lo stupore
delle stelle in cielo
*
#FernandaMancini #Ilpensareleimmaginiè #poesia #pietra #alchimia #Cristo #Maria #Madonna #Alberi #Natura
torna a sé
ciò che s'appartiene
ogni notte un unico respiro
si confonde nel vento
sopra la campagna
*
Alberi di foresta siamo
la pioggia scivola
in gocce
il sole scalfisce
qualche crosta
l'un l'altro ci specchiamo
tra rami e foglie
dentro nel fusto
il mistero
*
L'oggetto trovato
reclama giustizia
dall'icona del tempo
che l'ha deturpato
oltre la moda
che l'ha dissanguato
la bella tautologia
d'essere quel che è
la rosa del deserto
la ruota d'autostrada
in fondo sempre solo
uccello francescano
sindone vera
nel paradiso attuale
*
La pietra un fiore
una rotella d'umile metallo
il prezioso frammento d'oro
soffrono
nel loro vero volto
l'abbandono del mondo
sfigurano di dolore
e solitudine
nella contumacia forzata
immemore
d'ogni bellezza
nel cui senso dimorano
anche se non lo sai
*
Per primo apparve il figlio
pesce di lago fondo
dormiva col serpente
attorno ai grani d'oro
seguì la madre poi
senza generare
ordinò tutte le cose
a tutte diede senso
seduta nel gran manto
in centro
al cuore della lingua
a dire lo stupore
delle stelle in cielo
*
#FernandaMancini #Ilpensareleimmaginiè #poesia #pietra #alchimia #Cristo #Maria #Madonna #Alberi #Natura
domenica 9 giugno 2019
domenica 2 giugno 2019
Duecento anni d´infinito
Pubblicato su Il Resto del Carlino - Nazione - Il Giorno del 29 maggio 2019
Duecento anni d´infinito
Di Robero Giardina
Leopardi non aveva ancora compiuto
ventun anni quando scrisse l´Infinito. Un ragazzo, si direbbe oggi. Ma dopo due
secoli il sonetto continua a stregare i giovani, perché Giacomo era senza età.
Un giovane già vecchio, o un saggio con il cuore di un eterno adolescente. E
sono stati i giovani, qualunque età abbiano, ad aver salvato questi quindici
versi dai critici e letterati di professione che a scuola (non tutti ma troppi)
spiegano la poesia sottoponendola a un´autopsia, parola per parola, virgole e
apostrofi.
Leopardi resiste, mentre altri idoli
giovanili arrivano e scompaiono. Quanti rileggono ancora “Il giovane Holden” di
Salinger, a parte l´ormai sessantenne Baricco? “Il lupo della steppa” di
Hermann Hesse fu amato per generazioni, ora vende un paio di migliaia di copie
all´anno in Germania. Lettura per laureandi in lettere. Non ci si può
emozionare per i turbamenti di un adolescente americano viziato, o sognare la
fuga in Oriente, come gli hippies degli
Anni Settanta. I figli dei fiori sono i nonni dei liceali che stanno per
affrontare la maturità.
Leopardi era un giovane confinato in
provincia, un paese sul confine dello Stato del Vaticano. E l´Infinito è un
invito alla fuga, nel tempo più che nello spazio. E si evade anche se non si
parte, prigionieri eppure liberi nel luogo dove si è nati. Ognuno può
conquistare la libertà interiore scivolando di verso in verso, e alla fine sarà
rasserenato. Una poesia che si rilegge sempre e non sazia mai.
L´Infinito è stata tradotto in ogni lingua,
dall´aramaico al cinese, proprio perché è impossibile tradurla. La versione
tedesca di Rainer Maria Rilke è splendida ma non rende l´originale. Come
tradurre “ermo”? Una einsame Hügel, una collina solitaria? Esatto, ma è una
spiegazione geografica. Il colle di Leopardi non è il Monte Tabor di Recanati,
o tanto meno il Tabor dei Vangeli, ora in Israele. Non credo che il poeta si
sia ispirato alla vita di Cristo.
Ermo, parola arcaica, dal suono
affascinante perché oscuro, è una sensazione, non è riferito a un luogo. Siamo noi
l´ermo colle chiusi da una siepe che si apre sull´infinito. Lo sguardo giunge
alla prima balza, o all´orizzonte, o corre verso una meta irraggiungibile.
Dipende da noi.
Il messaggio di Leopardi è ottimista, e non lo
dico io. Alla mia maturità nel 1958, il tema era di tre parole “L´ottimismo di
Leopardi”. Lo affrontammo in due, e l´altro uscì di strada. Non fu merito mio,
il professore dell´ultimo anno me lo aveva spiegato, era bravissimo non un
burocrate della letteratura. Come può essere pessimista chi scrive “…e il
naufragio mi è dolce in questo mare”?
E´ un talento raro saper declamare una
poesia. Non ci riuscì neanche Vittorio Gassmann, che mi piaceva, o Arnoldo Foà.
Ma ho visto una giovane tedesca piangere alla lettura ad alta voce de
“L´Infinito”, in italiano di cui non capiva una parola. Commossa dal suono.
Perché gli accenti di un sonetto, i quindici versi, hanno una loro struttura,
un ritmo che è simile a quello del valzer, triste e allegro, seducente e
malinconico, un tempo di tre quarti che ti trascina in un vortice senza una
fine. Una musica d´infinito. Ma occorre il genio di Giacomo, vecchio ragazzo, a
trasformare una gabbia metrica in un´opera ineguagliabile.
Iscriviti a:
Post (Atom)