lunedì 19 settembre 2016

Una poesia di Francois Cheng





            (Fernanda Mancini)





Quando l'angelo fa segno,
Sappiamo che il Doppio Regno é riunito,
Forte il vento percorre da un capo all'altro
Tutto l'aere terrestre,
E le parole di qui giungono infine all'altra sponda.

Ciò che resta da vivere e ciò che é vissuto,
Ciò che aspira alla gioia e ciò che soffre,
Coniugano un presente di lutto e d'attesa,
Ormai l'arresto del tempo
Non é che latente trasformazione.

L'acqua del fiume evapora in nube, ricade
In pioggia, rialimenta, invisibile,
La Corrente dell'eterno ritorno,
Tornano volti feriti, voci strozzate
Che trasfigurano Respiro e sangue.

L'inespresso e l'incompiuto si fondono
All'inatteso, all'insperato,
Confluiscono qui, come fonte dell'istante
che ormai riprende tutto, eleva tutto
Inesauribilmente sorgente.

Quando l'angelo fa segno
Sappiamo che ciò che abbiamo fatto nascere
Non smetterà più di avvenire,
Avanti a noi, a nostra insaputa,
D'improvviso ci supera, ci salva.

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