...Subito mi è stato chiaro che si presentava la possibilità di due differenti letture, una connessa al processo alchemico, l'altra al mito di Demetra-Persefone e ai Misteri Eleusini.
Uno degli aspetti più interessanti per me di questo lavoro è stato l'incontro con la cultura cinese, e, nella libertà di immaginare che mi prendevo senza limitazioni, di interrogarmi se mai ci fossero dei punti di contatto tra me Peng e Gu, e quali.
Mi sono data alcune risposte, ed anzi a perno su di esse si è andato svolgendo il lavoro, ed ora, a Romalibera, emergeva una ulteriore possibilità di senso, che avevo seguito indagato e costruito a mia insaputa.
È noto che nell'antichità ad Eleusi, intorno alla cultura dei suoi misteri si incontrarono l'Oriente e l'Occidente, ora vedevo che quell'incontro avveniva di nuovo proprio in quelle tele che mi erano dinnanzi: seguendo Peng e Gu ero arrivata al crocevia tra le loro e le mie, occidentali, strade. Vidi che le tele che avevo chiamate Nigredo 1 e 2, e che per me esprimevano la dissoluzione di ogni concretezza, la dissolvenza, collocata proprio per ciò in ambiente acquifero, di ogni determinatezza, si allineavano secondo un altro paradigma di senso, non opposto ma altro e forse complementare. Da esse scaturiva un significato nuovo. Nitrendo 1 e Nigredo 2 mi mostravano la dissoluzione del mondo solare della superficie, ciò che avviene nel mondo delle ombre, nel mondo di sotto. La discesa agli inferi è il primo momento del culto eleusino, che ricorda e vivifica quello in cui Persefone, che - secondo l'inno omerico a Demetra - si trova in un prato rigoglioso e sta cogliendo fiori (in particolare i narcisi, che la inebriano del proprio profumo), viene rapita da Ade e condotta nel mondo di sotto.
I Misteri Eleusini iniziano proprio di qui, dalla discesa nell'ombra, che è il ripercorrimento di quella di Persefone, e che si svolge, dice l'inno omerico, secondo la legge cosmica data da Zeus. Il regno di sotto rappresenta l'allontanamento dalla luce e dalla chiarezza manifesta delle cose, dall'ordine con cui esse ci appaiono normalmente. Una tappa necessaria nei Misteri di Eleusi, ma anche nell'Alchimia, che contiene questo passaggio nel sapiente acrostico che si è data , V.E.T.R.I.O.L.O. ( I fumi del vetriolo sono potenti e occorre tenerli in un contenitore ermeticamente sigillato, in una specie di macchina, questa immagine di macchina che racchiude e che ha la potenza di mettere in moto eventi e trasformazioni è stata posto al centro della riflessione di Duchamp).
Dopo Nigredo a distanza la sequela delle altre tre tele poste giustamente in sequenza ma vicine, perché quasi una sola espressione di senso, o meglio le fasi di un unico evento.
I Misteri contemplano la risalita in superficie, dall'ombra e dalla morte del del determinato, di Persefone-Demetra. Specularmente a Nigredo segue l'Alberofiore, il ritorno in superficie che mantiene nei pesci (animali che vivono tra fondo e superficie) il ricordo, o meglio la presenza dell'altro mondo, giacché Persefone ora non è più quella di prima della discesa, ma è rinata ad una nuova identità e comprende ora in sé i due mondi. Già nella tela "Prato di Persefone" c'è il presagio o anche il ricordo della morte che aspetta Persefone, o che essa porta con sé nel momento della risalita-rinascita.
L'albero Resurrezione è iconicamente l'immagine di questo contenuto, cioè della nascita ad una nuova identità, declinata con i mezzi della cultura occidentale, per la quale il Cristo crocefisso ha mantenuto vivo nei millenni questo concetto antico di rinascita e lo ha inserito nella formazione culturale e storica della civiltà occidentale.
Nigredo - L'inizio
Prato di Persefone
Albero Fiore
Rinascita
Sullo sfondo Veste di Astronomia
Fabiana
Silvio
Antonio e Fabiana
Ringrazio Dino Ignani per le foto
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